Il mio romanzo ambientato a Imola

Alla fine degli anni’70, in una cittadina della Romagna, la vita paciosa è sconvolta dall’omicidio di una ragazza. In un territorio dove le grandi passioni sono legate al cibo, alla politica e al motociclismo, si aggirano personaggi caratteristici, un po’ spaesati dai mutamenti sociali.
Desi Marelli, professoressa di inglese che sogna la California, deve gestire la sua vita tra la monotonia della scuola e il matrimonio con un uomo pigro e narciso. Si chiama Lenin Aldrovandi, bello come Paul Newman, ha ambizioni di successo frustrate. Protagonista di qualche fotoromanzo, sogna una particina nella neonata tv locale, ma gestisce il bar della casa di riposo della città.

Poi c’è Verdura, ambulante che vende ortaggi al mercato, esperto non solo di vegetali, ma anche di psicologia spicciola. E Attilio, il fricchettone che sverna in India e quando torna a casa scandalizza i ragazzini locali con le sue storie di ribellione. Infine la Duchessa, decrepita femme fatale ospite della casa di riposo, che diventa amica di Lenin e gli propone affari loschi.

A capo delle indagini c’è il maresciallo dei carabinieri che deve fare i conti con la nuova mentalità dei suoi concittadini: non va più di moda solo la trasgressione, oramai tutti vogliono essere vincenti e per raggiungere lo scopo sono pronti a tutto.

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