Appunti per me stessa

Ci vuole coraggio per guardarsi dentro e analizzare le proprie esperienze: valutarle senza il paracadute delle giustificazioni, delle scuse, che auto-assolvano ma rendono la narrazione più banale e fluida. Appunti per me stessa, è una lunga e onesta confessione, un memoir coinvolgente e appassionante. È l’esordio letterario di Emilie Pine, docente di drammaturgia all’University College di Dublino, che con questo libro ha vinto nel 2018 l’Irish Book Award, il riconoscimento letterario più prestigioso del Paese. Il romanzo è appena stato tradotto, molto bene, in Italiano ed è una lettura imperdibile.

L’autrice affronta sei fasi della sua vita, parla del rapporto problematico con il padre alcolizzato, della sua esperienza di figlia di separati nella cattolicissima Irlanda. Rivela dell’adolescenza ribelle, dei disturbi alimentari. Parla di targuardi professionali, di sesso, maschilismo e voglia di maternità.

Faccio pipì su dei bastoncini e dentro dei bicchierini di plastica. Quando il getto si sposta mi faccio pipì sulla mano.

Niente è stato facile: errori, ricadute e ribellioni hanno accompagnato la sua fame di esperienze. Riesce a raccontare anche gli episodi più intimi con una scrittura potente e provocatoria.

Tutti dicono che il segreto per scrivere bene sia versare sangue sulla pagina. Immagino lo scrittore maschio che ha creato questa frase, seduto alla macchina da scrivere con davanti un foglio bianco. A quale genere si riferiva? Quello che sgorga da una vena del braccio? O di una gamba? O magari da una ferita della testa? Non credo abbia mai preso in considerazione in sangue uterino…

Lo stile è graffiante e le pagine devono essere assimilate con calma, non è un memoir che si può leggere tutto d’un fiato. Perchè c’è troppa verità, troppi particolari che vanno dritti al cuore, emozionano e creano immedesimazione. Anzi sorellanza. Perchè è una narrrazione al femminile imperniata di quell’ironia tagliente che le donne acquisiscono per sopravvivere. Per non soccombere anche nelle situazioni più critiche e discriminatorie.

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